Il paradosso dell’innovazione: perché “Giovane, dinamico e innovativo” può essere anche un nuovo bancale di Ikea

Pamphlet contro le agenzie “giovani, dinamiche, innovative”

Hai mai sentito parlare di un’agenzia che non sia giovane, dinamica e innovativa? No, vero? È normale: ormai, se non sei giovane, dinamico e innovativo, non sei nessuno. Il problema è che sono tutti giovani, dinamici e innovativi. E quindi, di conseguenza, nessuno lo è davvero.

Ogni sito web, ogni profilo LinkedIn, ogni presentazione aziendale ti accoglie con parole d’ordine sempre uguali, come un mantra collettivo ripetuto da una setta di creativi in sneakers bianche. Ma fermiamoci un attimo e chiediamoci: se tutti corrono nella stessa direzione, chi si sta prendendo il tempo di capire dove stanno andando?

L’ILLUSIONE DELLA DINAMICITÀ

Il dinamismo è una bellissima parola. Evoca immagini di persone che lavorano senza sosta, scambiandosi idee con la velocità della luce, mentre sorseggiano un caffè americano davanti a una moodboard piena di post-it colorati. Ma cosa succede se a forza di essere “dinamici” si perde il senso del perché si sta facendo qualcosa?

Essere sempre in corsa significa non avere il tempo di riflettere. Di sperimentare senza ansia. Di pensare a una soluzione che non sia semplicemente “prendere quello che sta facendo la concorrenza e rifarlo con un font più sottile”.

IL VERO LUSSO? LA LENTEZZA

Proviamo a ribaltare il paradigma: e se invece di “giovani, dinamici e innovativi” provassimo a essere riflessivi, approfonditi e originali? Se invece di correre a pubblicare il prossimo trend su TikTok, ci prendessimo il tempo di chiederci se ha senso farlo? Se invece di sparare idee a raffica per “dimostrare creatività”, provassimo a coltivarle con cura, come si fa con un buon vino?

La lentezza non è inefficienza, è attenzione. È il tempo che serve per far sedimentare un’idea e trasformarla in qualcosa che abbia davvero valore. Chi ha detto che l’innovazione debba per forza essere frenetica? Alcune delle migliori idee del mondo non sono nate in un brainstorming di 15 minuti, ma in lunghi momenti di riflessione, magari passeggiando o facendo altro.

ROMPIAMO LO STAMPO

Se un’agenzia vuole davvero essere diversa, dovrebbe smettere di ripetere la stessa formula che usano tutti. Dovrebbe avere il coraggio di dire: noi siamo lenti, perché vogliamo fare le cose bene. Noi non corriamo dietro all’ultimo trend, ma lo osserviamo, lo analizziamo e decidiamo se vale davvero la pena seguirlo. Noi non siamo dinamici per il gusto di esserlo, ma perché sappiamo quando vale la pena muoversi e quando vale la pena aspettare.

Alla fine, essere davvero innovativi non significa parlare come tutti gli altri. Significa trovare il proprio ritmo. Magari un po’ più lento. Ma infinitamente più autentico.

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